Cos'è
La festa della Madonna di Lourdes risale al 1919, quando un gruppo di soldati della parrocchia di San Bartolomeo, prima di partire per il fronte, fecero voto alla Vergine, promettendole che, se avessero ottenuto la grazia di ritornare sani e salvi a casa le avrebbero celebrato una festa ogni anno. Questo voto, insieme alla devozione, ha dato origine alla celebrazione annuale, fissata per la prima domenica di Settembre.
La vigilia e la prima domenica di Settembre, tutte le strade vengono illuminate in modo sfarzoso ed anche le più piccole ed i vicoli hanno la loro fila di lampadine; in passato mancando la luce elettrica, avrebbero supplito le lumiere che, a decine, le donne mettevano sui davanzali delle finestre: uno spettacolo unico e suggestivo. Si innalzavano, pure, archi trionfali di palme e rami di oleandri e, al passaggio della processione, nei buchi dei muri venivano accesi i “bbarbàschi” (un arbusto a forma di grossa e lunga candela ritorta, che si trova in abbondanza sulle nostre colline).
Da non dimenticare un’altra usanza: nel pomeriggio del giorno della festa, venivano fatti alzare degli enormi palloni colorati a forma di animali o di mostri, gonfiati con una fiammella; tutti guardavano in alto, fino a quando, molto in alto, l’involucro diventava un puntino indistinto e lontano.
Ma la devozione alla Madonna si dimostrava anche “mbuttandu”, cioè portando a spalla la maretta.
Il giorno della festa, la vara con la Madonna Bellissima, ornata di splendidi fiori, con lo stellario e “u faddàli” coperto di oro, viene portata a braccia sulla piazza, appena oltre la soglia della Chiesa al suono delle campane e della banda e tra il frastuono degli spari.
All’uscita della Madonna , un tempo la fratellanza formata da soli uomini, ora i figli e i nipoti di quegli anziani intonano la “Salve Regina”. Il canto è amebeo, cioè a cori alternati. Infatti, discoste alquanto, staranno le donne e risponderanno ripetendo ogni verso. Quello della Salve Regina è, senza dubbio, il momento più emozionante della processione e della festa stessa. Il canto così recita:
Salve del ciel regina
Maria di Massabielle
Tu sei di vaghe stelle incoronata
Di bianca veste ornata
Ti vide Bernardina
Con fascia celestina e bianco velo
Madre con tanto zelo
Per l’uomo sospirasti
E poi tutti chiamasti a penitenza
Con grande tua clemenza
Scopristi nella grotta
Una fonte dirotta e prodigiosa
Maria Madre amorosa
Quanti prodigi e quanti
Ai figli di Eva erranti hai conceduto
Per te parlano i muti
Risuscitano i morenti
E i ciechi alla sorgente aprono gli occhi
Mi prostro ai tuoi ginocchi
Madre clemente e pia
Tu impetraci o Maria il Paradiso
Tu che raggiante in viso
Dicesti o madre amata
Io son l’Immacolata Concezione
Di fior queste corone
accetta o mia Regina
o stella mattutina Immacolata
o stella mattutina Immacolata
Viva la Gran Signora Maria!